Con il lancio che sarà effettuato dal sito Vega a Kourou, nella
Guyana francese, l’8 novembre alle 02:42 del mattino (ora italiana) andrà in
orbita il satellite battezzato “Mohammed VI–A”, che prende il nome del Re del
Marocco. Un satellite di osservazione della Terra sviluppato dal consorzio
Thales Alenia Space per conto del governo marocchino e dalla Airbus.
Il satellite Mohammed VI–A sarà utilizzato in particolare per
raccogliere dati cartografici e catastali, per la pianificazione urbanistica,
il monitoraggio delle attività agricole, la prevenzione e la gestione di
disastri naturali, per il controllo delle tendenze ambientali e della
desertificazione oltre che per la sorveglianza delle frontiere e delle coste.
Con questo progetto il Marocco entra così nel numero dei paesi
che dispongono di un satellite in orbita, realizzando un importante progresso
per la tecnologia spaziale in Africa.
Il Mohammed VI–A sarà messo al servizio della strategia di
protezione dell’ambiente pianificata dal governo di Rabat; questo sistema di
ripresa di immagini spaziali, controllato dal paese africano, svolgerà un ruolo
capitale nell’attuazione delle strategie nazionali di sviluppo socioeconomico,
in particolare quelle relative al settore agricolo, che costituisce uno dei
principali poli dell’economia nazionale, e alla gestione delle risorse
forestali.
Con l’ausilio del satellite il Marocco potrà sviluppare più
agevolmente il proprio piano di gestione delle risorse idriche e di ricerche
delle acque sotterranee, trasformando il paese in un pioniere spaziale
continentale, incrementando inoltre le potenzialità delle agenzie nazionali
incaricate dei programmi riguardanti la cartografia e la topografia oltre che
agevolando il controllo delle infrastrutture di trasporto e del litorale.
Thales Alenia Space, responsabile del sistema, ha fornito lo
strumento ottico, il sottosistema di trasmissione di immagini e il segmento di
terra per l’elaborazione e la produzione grafica. Airbus è stata invece
responsabile dell’assemblaggio del satellite e del supporto terrestre e
satellitare per l’organizzazione della missione.
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